Un ascolto attento: perchè mai?
Il rapimento, come detto da Dante, è ciò che ci fa innamorare di un brano, ciòà che ci spinge a riascoltarlo più volte, e ancora a studiarlo, ad analizzarlo, a cercare di capirlo meglio. D'altro canto, esso è a un tempo il punto d'arrivo di un ipotetico approfondimento: tutto ciò che si impara riguardo l'ascolto della musica serve esclusivamente ad apprezzare ancor di più l'estasi che si può sperimentare durante lo stesso ascolto. Per dirla con Hegel: "l'inizio è il fine"
L'episodio
descritto da Dante è un ottimo esempio del primo passo del nostro
cammino: ciò che richiede il minore sforzo da parte dell'individuo, ciò
che può avvenire anche casualmente: un ascolto disattento e distratto,
che però rapisce e suscita nell'ascoltatore grandi emozioni. A tutti di
fatti è capitato di assistere a eventi, manifestazioni, guardare
pubblicità, sigle o altro dove in sottofondo c'è un qualche brano di
Musica classica: basti pensare alla sigla della Mondo visione, all'inno
dell'UE, alla sigla di Super Quark, alla pubblicità della Volvo del
2019, alla musica sul podio della F1 e molte altre. In un contesto tanto
superficiale quel che si riesce a cogliere non può che essere
superficiale: sulle prime si rimane colpiti solo da aspetti particolari
del brano - una melodia, una cadenza, un particolare
accordo ecc.
Dal momento però che tutti gli aspetti particolari di un brano sono in relazione fra loro, ne consegue che il presupposto necessario per poter apprezzare sempre più un brano musicale è un ascolto attento e concentrato: solo in questo modo, infatti, si potrà cogliere
l'organicità di tutti i momenti del brano. Se non si è soliti guardare un film facendo altro,
non si capisce perché questo debba accadere con la Musica.
Se una tale argomentazione non dovesse ancora essere convincente, può essere utile
pensare l'ascolto come un'escursione in montagna. Si immagini che la meta (ciò che
del brano ci emoziona) sia un posto da cui si può godere di una splendida vista panoramica. Ora, certamente il posto di per sé è meraviglioso, ma si riesce a coglierne ancora meglio il valore se vi si giunge dopo un percorso in salita che ci ha fatto tanto attendere.