Sinfonia n. 7 in La maggiore, Op. 92

Scheda tecnica

Nome in altre lingue: Симфония № 7; Symphonie nº 7 de Beethoven; Symphony No. 7; 第7號交響曲; Симфонія № 7 (Бетховен)

Compositore: Beethoven, Ludwig van

Opus/Numero di catalogo: Op.92

Tonalità: La maggiore

Movimenti/Sezioni:

  1. Poco sostenuto - Vivace (La maggiore)
  2. Allegretto (La minore)
  3. Presto (Fa maggiore)
  4. Allegro con brio (La maggiore)

Anno/Data di composizione: 1811-1812

Prima esecuzione: 1813-12-08 a Vienna, Orchestra del Universitätssaale, Ludwig van Beethoven (direttore d'orchestra)

Prima edizione: 1816 (Maggio) - Vienna: S.A. Steiner & Co.

Dedica: Moritz Reichsgraf von Fries

Durata media: 38 minuti

Periodo del compositore: Classico

Stile del brano: Classico

Strumentazione: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi

(fonte: https://imslp.org/wiki/Symphony_No.7%2C_Op.92_(Beethoven%2C_Ludwig_van))


Guida all'ascolto

La Sinfonia n. 7, scritta a distanza di tre anni dalla Sinfonia n. 6 "Pastorale", tra il 1811 ed il 1812, non ha una linea di continuità con le precedenti sinfonie, che furono composte dal 1801 al 1808 senza interruzione. Tra il 1809 e l'inizio della composizione della nuova sinfonia, Beethoven aveva portato a termine il Concerto per pianoforte n. 5, l'ultimo, (1809), le musiche per l'Egmont di Goethe completate intorno al 1810, il Quartetto in fa minore op. 95, dello stesso anno. La prima esecuzione ebbe luogo l'8 dicembre del 1813 nella sala grande dell'Università di Vienna per un concerto di beneficenza. Fu pubblicata in partitura e a parti d' orchestra (due fascicoli separati) a Vienna, Steiner, novembre 1816. Il manoscritto originale è conservato nella Deutsche Staatsbibliothek di Berlino. Con la Settima si impadronisce di Beethoven l'idea della gioia, gioia coma adeguamento dell'uomo alle leggi eterne dell'universo, alla condizione divina (sentimenti simili sono presenti anche nell'Ottava Sinfonia). Fu definita da R. Wagner un'apoteosi della danza per la sprizzante carica ritmica e la purezza cristallina del suo sviluppo, in singolare contrasto con la luminosa serenità dell'Ottava, ripensamento in chiave ora nostalgica, ora ironica del sinfonismo classico haydniano. La settima sinfonia dura trentotto minuti circa ed è composta da quattro movimenti, di cui il ritmo è l'elemento generatore. Dopo un'introduzione che si basa essenzialmente su un quadro melodico discendente degli oboi e su una tenue cantilena dei legni, erompe nei flauti preceduto dal tema del primo movimento (il Vivace) che man mano prende corpo coinvolgendo tutta l'orchestra. Il movimento è aperto e chiuso da un accordo dolente in la minore. Il primo tema, basato su una melodia dal ritmo marcato, quasi in passo di marcia, è ripetuto più volte progressivamente arricchito nel contrappunto. Il secondo tema, in maggiore, ha andamento cantabile. È il momento più danzante della sinfonia; il ritmo è leggero, fresco, con impeti improvvisi, uniti da movimenti veloci. Tutto è giocato sul virtuosismo. Nel ritornello della melodia compare anche il tema di un canto popolare austriaco di contenuto religioso. Questo allegro propone un tema in sedicesimi che si alterna con un motivo trionfale introdotto dai fiati sullo scandire degli archi.



Spartiti

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