San Rocco

Biografia

San Rocco: orfano a vent'anni, si ammala di Peste e, guarito, è incarcerato da suo zio.

Rocco è uno dei santi più popolari dei nostri tempi, ma, nonostante questo, è a un tempo uno dei più misteriosi: della sua umile e caritatevole vita si sa ben poco. Secondo la tradizione, sin dalla sua nascita (avvenuta a Montpellier in una famiglia benestante per grazia della Madonna) Rocco è destinato ad una vita prodigiosa al servizio della fede: egli nasce di fatti con una croce rossa impressa sul petto.

Dopo la perdita a breve distanza di tempo dell'uno dall'altro di entrambi i genitori Rocco vende tutti i propri beni e fa voto di recarsi a Roma.

La sua corporatura esile e fragile non gli impedisce di dedicarsi pienamente al servizio e all'aiuto dei poveri e dei deboli: un tratto che lo fa apparire quasi il nuovo S. Francesco, per il quale nutre fra l'altro una grande ammirazione, tanto da essersi affiliato al terzo ordine francescano.

Il suo spirito caritatevole non si arresta neppure dinanzi a un pericolo mortale come la Peste che dal 1348 ormai imperversa in tutta Europa, tornando costantemente ogni dieci-quindici anni e portando via con sé ciascuna volta un'infinità di vittime.

Egli si dedica in tutta la sua persona (anima e corpo) al servizio dei malati di questo morbo, e li guarisce tracciando su di loro il segno della croce.

Per tutto il viaggio fino a Roma, compie quindi innumerevoli miracoli, tra cui la guarigione di un cardinale, che, in seguito a ciò, lo presenta al pontefice. Lo stesso papa rimane profondamente colpito dall'animo buono e misericordioso del santo.

Lasciata Roma e continuando la propria vita da pellegrino al servizio di Gesù Cristo è sta volta S. Rocco stesso ad ammalarsi di Peste. Perciò decide di isolarsi in un bosco vicino Sarmato. Qui rischia di morire di fame ma la Provvidenza interviene donandogli quotidianamente un pezzo di pane portato da un cane che lo ruba dalla tavola del proprio ricco padrone. Quest'ultimo poi, seguendo un giorno il percorso dell'animale, viene a conoscenza di tutto ciò e decide di aiutare e curare il mendicante francese. Ne rimarrà talmente affascinato da scegliere di donare tutti i propri beni ai poveri e ai bisognosi.

S. Rocco, continuando il proprio il viaggio, si imbatte in un territorio di guerra dove viene imprigionato dal governatore, che è suo zio, il quale non riconoscendo il nipote (e non facendo nulla quest'ultimo per esser riconosciuto) lo scambia per una spia: il mendicante infatti non intende rivelare la propria identità, definendosi come "un umile servitore di Gesù Cristo". La vita di Rocco termina in carcere il 16 agosto di un anno compreso fra il 1376 e il 1379. Prima di morire, però, Dio fa diventare S. Rocco l'intercessore di tutti i malati di Peste che avessero invocato il suo nome.

Scritto da Jonata


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