Questa l'ho già sentita ma non so il nome

Alla sigla della Mondo visione c'è di sottofondo il tema del Preludio del Te Deum di M. A. Charpentier, a quella di Super Quark una trascrizione del secondo movimento dalla Suite orchestrale n. 3 in re maggiore di J. S. Bach, alla sigla dell'UE l'Inno alla gioia dall'ultimo movimento della Sinfonia n. 9 in re maggiore di L. V. Beethoven, alla pubblicità della Volvo un estratto da una trascrizione dell'Aria della Regina della notte dal Flauto Magico di W. A. Mozart ed è infine il Preludio dalla Carmen di G. Bizet che si sente nel momento in cui i piloti di F1 salgono sul podio. Giova altresì rammemorare i nomi di altri brani i cui temi capita sovente di ascoltare. Uno dei più noti è sicuramente quello del primo movimento dal Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo "La primavera", RV 269. Ma anche gli altri concerti che insieme a questo costituiscono le Quattro stagioni sono indubbiamente molto conosciuti. Basti pensare all'ultimo movimento dal concerto in sol minore per violino, archi e basso continuo "L'estate" RV 315 o al secondo movimento dal concerto in fa minore per violino, archi e basso continuo "L'inverno" RV 297. Sempre del periodo barocco sono assai noti il Concerto in re minore per oboe, archi e basso continuo Op. 9 n. 2 di T. Albinoni (segnatamente il primo e il secondo movimento) e il secondo tempo dal Concerto in re minore per oboe, archi e basso continuo di A. Marcello (la cui trascrizione in do minore è stata anche utilizzata come colonna sonora del celebre film l'Anonimo veneziano). Ancora, come è innegabile la fama dell'Hallelujah dal Messiah di G. F. Handel così quasi nessuno non ha mai ascoltato altri due suoi capolavori: l'aria Lascia ch'io pianga dall'opera Rinaldo HWV 7 e la Sarabanda in re minore HWV 437. Venendo a Bach pochi temi sono tanto conosciuti quanto quello della sua Toccata e Fuga in re minore per organo BWV 565 o del suo Corale Jesus bleibet meine freude dalla Cantata BWV 147. A fine '700/inizio '800, poi, alla tromba, uno strumento che era da poco nato, vengono affidati due meravigliosi concerti i cui movimenti finali sono ancora oggi molto ben conosciuti: il Concerto per tromba in mi bemolle maggiore di F. J. Haydn e di J. N. Hummel. Come dimenticare di menzionare, inoltre, due famosissimi brani di F. Mendelssohn quali Sogno di una notte di mezza estate e la Sinfonia n. 4 in la maggiore "Italiana" di cui è noto in particolar modo il tema gioioso e vivace del primo movimento? Se si sta parlando del periodo classico per giunta sarebbe un'imperdonabile mancanza non accennare ai capolavori di due giganti della Musica quali Mozart e Beethoven. Essi hanno di fatti scritto opere i cui temi sono stati ascoltati da chiunque almeno una volta: basti pensare ai movimenti iniziali delle conosciutissime Sinfonie n. 25 KV 181 e n. 40 KV 550 in Sol minore e alla n. 41 KV 551 in Do maggiore, al terzo movimento dalla Sonata per pianoforte n. 11 in La maggiore KV 331 "Rondò alla turca", o ancora all'aria Non più andrai farfallone amoroso da Le nozze di Figaro di W. A. Mozart; al primo movimento dalla Sinfonia n. 5 in do minore o infine ai secondi movimenti delle Sinfonie n. 7 in la maggiore e n. 9 in re maggiore di L. V. Beethoven. Dando una veloce occhiata al periodo romantico, in conclusione, non è possibile non menzionare due grandi operisti italianai: Rossini e Verdi. Di G. Rossini sono assai note tanto le Ouverture delle opere L'italiana in Algeri, Il barbiere di Siviglia, la Gazza ladra e Guglielmo Tell quanto le sue arie, fra tutte Sono il Factotum della Città e La calunnia è un venticello da Il barbiere di Siviglia. Altrettanto conosciuti sono dei capolavori di G. Verdi come Va' pensiero o Libiam ne' lieti calici. Non sono di certo meno popolari, infine, i temi di opere come La marcia di Radetzky di J. Strauss (padre), Sul bel danubio blu di J. Strauss (figlio) o il Bolero di M. Ravel.

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