L'universo: un libro scritto in lingua matematica

“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.” Galileo Galilei, Il Saggiatore



Galileo sta qui attingendo a un pensiero pitagorico che riprenderà anche Cartesio, secondo cui "il numero è principio di tutte le cose". Pertanto, qualsiasi forma di conoscenza è fondata e basata anzitutto sulla matematica. Anche la filosofia pertanto dipende direttamente dalla questa: essa è contenuta nel libro dell'Universo ma è scritta in linguaggio matematico, passa attraverso il filtro della matematica. Questo concetto galileiano, peraltro, è riscontrabile anche nella sua prosa: come l'universo infinitamente complesso è riconducibile alla semplicità e sinteticità della Matematica, così anche lo stile e la prosa in cui scrive sono altrettanto semplici. In quest'ottica si comprende anche perché Galileo non faccia alcun riferimento al metodo di ragionamento filosofico da lui utilizzato (se induttivo o deduttivo), dacché egli faceva riferimento a un unico metodo: quello scientifico, che, per l'appunto si articola (secondo lui) in due fasi: la prima, risolutiva, che semplifica un avvenimento consentendo di arrivare a un'ipotesi; la seconda, compositiva, che consiste nella verifica della stessa ipotesi.
Scritto da Jonata


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