L'ultimo respiro del buco nero al centro della Via Lattea

Il buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia, la Via Lattea, è abbastanza tranquillo oggi. Ma non è stato sempre così.
Circa 6 milioni di anni fa, il buco nero ( Sagittarius A* ) era ancora molto attivo. Ha spazzato via la materia circostanze per un raggio di 20 mila anni luce.
Lo ha scoperto un team di ricerca del centro di ricerca Harvard-Smithsonian e dell'INAF. Lo studio è stato pubblicato su Astrophysical Journal.
Perché un buco nero spazza via la materia?
Quando si leggono queste notizie viene spontaneo chiederselo. Se un buco nero attira a sé tutto ciò che gravita nelle sue vicinanze, non dovrebbe spazzare via la materia. Bensì il contrario. La spiegazione è abbastanza semplice. Quando il buco nero ingurgita materia, intorno all'orizzonte degli eventi (in poche parole è il confine del buco nero oltre il quale non è più possibile sfuggire alla sua forza di gravità. Nemmeno la luce può fuggire) si concentra una grande quantità di materia ed energia.
La materia si riscalda quando avvicina all'orizzonte degli eventi, fino a causare delle violente esplosioni che causano un vento di energia e materia verso l'esterno. Il vento spazza via la materia intorno al buco nero e nelle regioni periferiche per migliaia di anni luce. E' una specie di tsunami cosmico. Quest'onda di energia sta ancora oggi muovendosi verso l'esterno della galassia, viaggiando alla velocità di circa 1000 chilometri al secondo.
Gli scienziati l'hanno scoperto perché ha creato una bolla di materia incandescente, talmente calda da non essere materia visibile all'occhio umano. Può essere osservata soltanto ai raggi X. Si tratta dell'ultimo grande respiro del buco nero al centro della nostra galassia. Da allora, giace addormentato come un vulcano dormiente. Speriamo che non si risvegli troppo presto.



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