La musica trasmette emozioni?

La musica trasmette emozioni?

In che modo conoscere le situazioni che il compositore ha vissuto, gli eventi che gli sono capitati, le emozioni che il compositore ha provato pu`o essere utile per interpretare un brano? Beethoven ha scritto la sua seconda sinfonia, estremamente gioiosa, quando stava scrivendo l'Heiligenstadt testament e stava meditando di suicidarsi, un fatto che ricorda di stare molto attenti quando si mettono in relazione elementi extra musicali con l'interpretazione del brano stesso. Scrive Martinu: "E ancor meno possiamo specificare cosa provi il compositore (e non si intende ci`o che esprime!) [...]

Sulla base di quanto si `e detto in precedenza riguardo al "sentimento per l'intero" dovrebbe essere chiaro che tutte le emozioni che hanno giocato un ruolo nella realizzazione della "sconosciuta" intenzione o motivo si concentrano in una direzione. Esse cessano di essere emozioni e diventano una sorta di atteggiamento, ma di una diversa categoria."4

Dunque secondo Martinu un brano non `e gioioso perch ́e il compositore

4Pages from Martinu's Subliminal States a study of the composer's writing and recep-

tion, with a translation of his american diaries, By thomas Svatos. Chapter Twelve "On

the Creative Process" (Summer 1943). [8]

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era gioioso nel momento in cui l'ha composto. Di pi`u, Martinu sembra dirci che non si pu`o proprio definire un brano "gioioso", cosiccome non lo si pu`o definire triste n ́e lo si pu`o identificare con una qualunque altra emozione: perch ́e magari io lo percepisco gioioso, ma tu triste, un altro pacifico ecc. "Non possiamo specificare cosa l'ascoltatore senta, e anche se potessimo, ogni ascoltatore risponderebbe differentemente." Nessuno insomma pu`o pretendere di appiccicare dall'esterno un'emozione a un brano. Certo, ogni brano musicale comunica sensazioni, ma queste talvolta si mescolano a quelle che gi`a animano normalmente ogni persona, diventando difficili da riconoscere.

Martinu non vuole negare che la musica trasmetta delle sensazioni. Vuole solo mettere in guardia sulla difficolt`a di descriverle a parole. Un compositore pu`o dunque comunicare una sensazione attraverso la musica, ma tale sensazione ha dei contorni molto poco chiari. E anche se il compositore riuscisse a presentare questo chaos di stati d'animo nella coerenza del linguaggio musicale `e improbabile che nel momento in cui conclude la scrittura egli stia ancora provando quelle stesse sensazioni: "E' dunque impossibile per un compositore mantenere un'emozione o l'emozione cui vuole insensatamente tenere fede in un lavoro che spesso richiede mesi o addirittura anni per essere composto."

Cos`ı Martinu mette un punto alla questione di come il carattere di un brano non possa esser ricondotto direttamente allo stato d'animo del compositore.

Questo tuttavia non riguarda le musiche che hanno un programma: "Pertanto il responso dell'emozione del compositore nell'ascoltatore `e un mito.

Ma questo non riguarda i lavori che hanno un denominatore comune nella forma di un programma. In questo caso pu`o esserci un accordo riguardo le emozioni fra gli ascoltatori e il compositore ma non si pu`o avere la prova che il compositore abbia veramente provato l'emozione rappresentata nel programma. Molto spesso, giudizi di questo genere giovano a lavori mediocri."

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