La Fisica nell'antica Grecia

La Fisica è una disciplina che ha origini antichissime. Nacque nell'antica Grecia: lo stesso nome fisica deriva dal Greco φύσις, ossia natura. I primi fisici furono, di fatti, dei filosofi che approfondivano lo studio della natura (con Socrate, poi, la filosofia iniziò a focalizzarsi maggiormente sullo studio dell'uomo). Giova ricordare, tuttavia, che è possibile che i filosofi presocratici si dedicassero allo studio della natura poiché mostrandosi come corretti interpreti di questa si presentavano altresì come dei buoni amministratori (la natura e l'amministrazione della πόλις erano infatti due aspetti estremamente legati nell'antica Grecia). Molti sono gli esempi che si potrebbero citare tra questi filosofi, ma uno, in particolare, elaborò delle teorie che destano stupore ancora oggi: il fondatore della scuola di Elea Parmenide. Egli studiò l'"essere" e arrivò alla conclusione che questo è unico, indivisibile, immobile, immutabile, ingenerato, imperituro, eterno, omogeneo e finito. Sicché la molteplicità degli oggetti, con cui ci appare, è soltanto un'illusione. Ed è pertanto un'illusione qualsiasi tipo di movimento (che sia esso spaziale o temporale). Tuttavia, per una corretta analisi, bisogna ricordare che ancora oggi gli studiosi si domandano se la teoria di Parmenide sia da leggere letteralmente o se sia piuttosto un'allegoria con cui voleva comunicare qualcos'altro. Ciò è particolarmente complesso da stabilire dacché l'opera in cui Parmenide spiega quanto appena descritto è giunta a noi in stato frammentario e vi si ritrovano anche copiosi elementi fantastici. Ma anche dopo Socrate i filosofi non cessarono di studiare la natura. Aristotele elabora una teoria singolare, assolutamente sbagliata ma sicuramente convincente. Egli riteneva che ogni cosa fosse formata da uno o più dei quattro elementi naturali: terra, acqua, aria e fuoco. Pertanto ogni oggetto tende a ritornare a ciò di cui è maggiormente composto: un pennarello (formato in prevalenza, secondo Aristotele, da terra), se lasciato cadere da una torre, tenderà a ritornare a terra. Oggi si sa che questa teoria è errata, ma la sua potenza sul piano logico è tale che si è dovuto aspettare Galileo Galilei per dimostrare la sua scorrettezza. A questi filosofi va il merito, pertanto, di aver dato inizio a una disciplina che ha consentito molti progressi fino a oggi: la Fisica.


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