Concerto in Sol minore per violino, archi e continuo "L'estate", op. 8 n. 2, RV 315

Scheda tecnica

Compositore: Vivaldi, Antonio

Opus/Numero di catalogo: RV 315; Op.8 No.2

Tonalità: Sol minore

Movimenti/Sezioni:

  1. Allegro non molto
  2. Adagio e piano - Presto e forte
  3. Presto

Anno/Data di composizione: 1723

Prima edizione: 1725 in Il cimento dell'armonia e dell'inventione, Op.8 (No.2)

Periodo del compositore: Barocco

Stile del brano: Barocco

Strumentazione: violino, archi, basso continuo

(fonte: https://imslp.org/wiki/Violin_Concerto_in_G_minor%2C_RV_315_(Vivaldi%2C_Antonio))


Guida all'ascolto

Giunge l'Estate (concerto in Sol minore Op. 8 n. 2 RV 315) e subito siamo immersi in un clima opprimente d'afa (A). I suoni, appesantiti da larghe pause, si presentano come sospiri fratti, affannosi; la melodia è lenta, spezzata, esangue: è la languideza per il caldo (Allegro non molto). Questa pesante cappa è interrotta da un inaspettato e vivido concerto: quello del cuculo, interpretato dalla robusta frase del violino primo (B); ancora il ritornello, poi il violino "interpreta" il verso della tortorella ed i trilli del cardellino (C); zeffiretto soffia dolcemente sopra le rotonde terzine dei violini (D) e presto cambia nell'impetuoso vento di borea che tutto pare investire con forza sopra sferzanti e serrate figurazioni; l'interludio del lento ritornello precede l'immagine del pastorello che piange nel canto sospiroso del violino (E) mentre  l'Allegro si conclude con il ritorno del veloce moto scalare del vento di Borea. Si apre l'Adagio e con esso è dipinta la spossatezza del riposo difficile del pastorello per il caldo opprimente (il tema del violino solo) anche per gli stuoli di insetti resi avidi ed aggressivi per il clima afoso,mentre in lontananza i primi tuoni fanno come sussultare - l'orchestra fa sentire veloci scariche in ribattuto (F); si scatena la tempesta (G) e una furia incontrollata fatta di fischi, rimbombi, saette si riversa sulla campagna (Presto, G), correndo sulle quartine rapide degli archi letteralmente sparpagliate e frantumate su intensi suoni ribattuti, vibranti tremoli, nervose scalette, furiosi arpeggi, serrate progressioni. Tutto è come travolto dal violento temporale che, furioso e grandinoso Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri.

(tratto da: https://www.yumpu.com/it/document/read/15083127/il-programma-di-sala-con-commento-musicologico-a-aronanelwebit)



Spartiti

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