Concerto in Mi maggiore per violino e orchestra, BWV 1042
Scheda tecnica
Nome in altre lingue: Fiolinkonsert i E-dur av Bach; ヴァイオリン協奏曲第2番; Concerto pour violon en mi majeur; Violin Concerto in E major; Keman konçertosu no. 2; [6 altri...]
Compositore: Bach, Johann Sebastian
Opus/Numero di catalogo: BWV 1042
Tonalità: Mi maggiore
Movimenti/Sezioni:
- Allegro
- Adagio
- Allegro assai
Anno/Data di composizione: 1718 ca. a Köthen
Prima edizione: 1857
Periodo del compositore: Barocco
Stile del brano: Barocco
Strumentazione: violino solista, 2 violini, viola, basso continuo
(fonte: https://imslp.org/wiki/Violin_Concerto_in_E_major%2C_BWV_1042_(Bach%2C_Johann_Sebastian))
Guida all'ascolto
Concludiamo l'ascolto con l'altro concerto per violino giunto fino a noi nella versione originale, il Concerto in mi maggiore BWV 1042. L'incipit dell'Allegro, sul modello del concerto italiano di Vivaldi ed Albinoni, rompe il silenzio con un gesto tanto semplice (un arpeggio ascendente sui gradi principali della scala maggiore) quanto incisivo, che il solista riprenderà accompagnato da un controsoggetto orchestrale. Il rapporto tra orchestra e solista, basato su giochi di contrasti dinamici in cui i brevi interventi del violino solo hanno una funzione piuttosto concertante, è quasi di collaborazione piuttosto che di contrapposizione. La cantabilità violinistica predomina nell'Adagio, ispirato di nuovo a forme vocali. La linea melodica sinuosa e ipnotica cambia carattere continuamente, e gli abbellimenti, sorretti da una scansione regolare dell'orchestra, non ornano una melodia soggiacente ma sono essi stessi melodia. Il Concerto si conclude con un Allegro assai, costruito su una scrittura fugata e su un ritmo di giga (che Bach usa molto spesso nei suoi concerti), in cui il ritornello orchestrale ritmicamente molto scandito è inframmezzato da interventi solistici via via più virtuosistici.
Spartiti
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